06.02.24 diario_lio

Dopo la “bella notizia” di ieri notte (rinvio elezioni al 15 dicembre) eravamo psicologicamente pronti ad affrontare una giornata difficile.

Ma qui la realtà offre sempre grandi sorprese. Escludendo la presenza massiccia di polizia un po’ dappertutto, la quotidianità si è srotolata quasi senza grandi intoppi o tensioni.

Per tutta la mattina insieme a Seydou e Pap siamo andati in centro centro Dakar ad acquistare materiali per il cantiere della Villa 320. Il solito bordello di traffico tetris con 8 dimensioni ci ha inglobato per ore.

Nel primo pomeriggio siamo dovuti andare in periferia a caccia di altre piastrelle. Ormai ho gli occhi a forma di piastrella.

Negli intervalli ho chiesto a tutti i malcapitati che mi si avvicinavano (insegnanti, personale della scuola, genitori degli allievi, operai al cantiere) la loro interpretazione su quello che stiamo/stanno vivendo.

Interessante tutto. Sosta tecnica verso le 18.00, così ho approfittato per collegarmi ad una chat con i volontari del padiglione. Poi a cena con Talla vicino a piazza indipendenza, l’ombelico del centro di Dakar. Alla tele dicono che ci sono state due manifestazioni non autorizzate verso sera a Pikine e Parcelles ( prima periferia di Dakar). Bilancio 4 arresti, lacrimogeni e un po’ di tensione.

Andiamo a nanna così. Senza sapere bene cosa e se succederà qualcosa domani.

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