Rompere la barriera tra povertà e ricchezza

Ogni individuo ha diritto all’istruzione, recita l’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Difficile trovare qualcuno che non condivida l’importanza e la necessità di estendere questo diritto fondamentale a tutti, anche se purtroppo è ancora disatteso e inapplicato in vaste aree di questo nostro strambo mondo.

Il gruppo di volontari senegalesi e italiani da cui è nata l’ École Unautremonde si è interrogato a lungo attorno al diritto all’istruzione, provando a spingersi un po’ più in là dell’articolo 26.

Che senso ha garantire il diritto all’istruzione a tutti gli individui se non ci si assicura che ogni persona disponga delle massime opportunità per usufruire, praticare ed esercitare quel diritto?

Abbiamo studiato a fondo il sistema scolastico senegalese e vari progetti educativi attivati nel corso degli anni da diverse organizzazioni di cooperazione internazionale cercando di individuare gli aspetti funzionanti e le criticità.

Dopo tante analisi e valutazioni abbiamo scelto di creare una struttura educativa assolutamente inedita dove bambini di famiglie estremamente povere crescono e imparano insieme a bambini di famiglie benestanti in una scuola bella e accogliente, garantendo un ottimo livello di istruzione, di alimentazione e di servizi.

Abbiamo scelto di rompere la barriera tra povertà e ricchezza.

Avvicinando bambini di così diversa estrazioni sociali stiamo intervenendo concretamente per ridurre le disparità di genere e di classe sociale attivando un modello nuovo e assolutamente funzionante.

Ci siamo rifiutati di aderire ad alcune storture proprie del mondo della solidarietà che continua ad anteporre la “quantità” dell’aiuto offerto alla qualità, ad utilizzare un certo tipo di comunicazione annegata nella tragedia inducendo sui sensi di colpa come strumento privilegiato per raccogliere fondi etc…

Abbiamo deciso di fare un’altra scuola.