11.11.23 diario 7F

Voilà! Si concludono queste due settimane in Senegal!!!
Non ci sono molte parole per esprimere quello che sentiamo in questo momento, dovreste riuscire ad immaginare un fiume che contiene in sè innumerevoli e indistinguibili colori, una tempesta di sentimenti, un contenitore che racchiude infiniti e confusi pensieri, il battito del cuore che accelera improvvisamente come quando un’emozione ti coglie alla sprovvista, gli occhi puri di un bambino che sente tutto in modo viscerale…
Non si può descrivere quello che abbiamo vissuto in questi giorni perché dovremmo essere di fronte a voi a farlo, dovremmo guardarvi negli occhi e provare a trasmettervi quello che sentiamo perché quello che abbiamo fatto ve lo abbiamo in gran parte raccontato ma quello che ci portiamo a casa non è stato descritto, è rimasto sospeso tra le righe dei diari di questi giorni…
Quelli che ci capiranno di più saranno sicuramente i volontari che sono già scesi, che hanno provato la malinconia e la botta del rientro alla quotidianità, ma soprattutto quel sentire il desiderio di ritornare ancora prima di aver messo piede in Italia!
Quello che ci sentiamo di dire è che non possiamo fare a meno di proseguire, anche mentre vivremo la nostra routine, nel sostenere il progetto che adesso sentiamo anche nostro. Cercheremo con tutte le forze di fare qualcosa per riuscire a realizzare i prossimi passi!

Provo a descrivere ora un’immagine che credo possa esprimere bene quello che vorrei per me e per gli amici con cui ho vissuto questa parentesi di vita.
Questi giorni sono stati per noi pagine importanti del libro che stiamo scrivendo vivendo. Abbiamo concluso un capitolo e abbiamo messo un segnalibro in questo punto perché avremo bisogno di un po’ di tempo per provare ad andare avanti a scrivere pagine ma lo faremo e tutto ciò non potrà mai essere cancellato perché ormai l’inchiostro ha lasciato la sua traccia sulla carta! Ma non è solo questo, dovremo sempre portare con noi un “binocolo”. Il Senegal, gli amici che abbiamo trovato, le persone e i posti che abbiamo vissuto dovranno rimanere sempre nitidi e vivi dentro di noi e quindi teniamo con noi questo oggetto che ci consentirà di andare avanti ma poter tenere sempre vicino tutto questo come è possibile avvicinare un’immagine con il binocolo, la distanza è solo fisica ma può essere eliminata utilizzando lo strumento giusto! Così riusciremo sempre a tenere vive le emozioni provate.

La collaborazione che c’è stata in questi giorni tra di noi e le persone che lavorano nella scuola e i volontari di tutti i progetti sparsi in tutto il Senegal è stata unica, forse perché non eravamo solo un gruppo di volontari italiani che hanno semplicemente interagito insieme per degli obiettivi comuni, ma perché siamo amici.

Questo non è un addio, arrivederci nous amis, nous ve adore!
Semplicemente grazie per tutto!

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