20 luglio 23 ra_dia

Sveglia con tempesta tropicale. Metà Medina (quartiere popolare di Dakar) è innondata. L’altra metà è piena di fango.

Con Talla controlliamo tutti i muri e soffitti dell’asilo/scuola materna a caccia della tracce di una infiltrazione che appare puntuale ad ogni estate. L’infiltrazione sa che la cerchiamo e si nasconde. O forse siamo riusciti a risolverla. È presto per dirlo.

Partiamo con Seydou verso Parcelles dalla nostra rivenditrice di piastrelle di fiducia. Completiamo il set necessario per la Villa 320 ( è sempre la futura sede della scuola elementare), ci confrontiamo con Jean Claude via telefono e poi torniamo alla base, dove ci attende Seynabou per partire verso Sanghe, villaggio a 90 km da Dakar.

Carichiamo 200 zanzariere impregnate nella F.A.I. StoPaludisme mobile e ci lanciamo in viaggio.

Lo slancio dura poco. 50 metri e c’è l’ingorgo galattico.

Sono le 16.00, c’è stato il tifone tropicale e tutti stanno cercando di tornare a casa prima che Dakar diventi Venezia.

Arriviamo alle 18.20 a Sanghe. Ci aspetta Astou, la responsabile dei progetti al villaggio (campagna permanente di prevenzione alla malaria e microcredito diffuso). Scarichiamo le zanzariere, che completano un altro stock consegnato nei mesi scorsi, facciamo una riunione rapida per aggiornare la distribuzione, proviamo la nostra applicazione su smartphone dedicata al monitoraggio della campagna, che funziona un po’ troppo a singhiozzo e sono già passate le 20.00.

Calendario dei prossimi appuntamenti, baci e abbracci e rientriamo a Dakar, accompagnando a casa prima Seydou e poi Seynabou.

Alle 23.00 cena.

Condividi