16 luglio 23 ra_dia

Credo che nell’immaginario collettivo si immaginano i volontari che vanno in Africa ( o in qualunque altro posto) vestiti un po’ strambi ma super organizzati, con pianificazioni precise, obbiettivi chiari e una discreta capacità nell’affrontare e risolvere problemi, inconvenienti e difficoltà.

Scoccia ammetterlo ma tolti i vestiti strambi, nella pratica spicciola credo che divergiamo parecchio da quell’immagine.

Se così non fosse, non si spiega come siamo riusciti a scegliere di partire per questo viaggio il 15 luglio, lo stesso giorno dello sciopero nazionale di varie categorie di lavoratori del settore trasporto annunciato oltre due mesi fa.

Risultato? Siamo partiti con occhiaie da paura alle 6.00 di mattina da Malpensa di domenica 16, fatto scalo nell’imperdibile Lisbona per appena 14 ore e sbarcati a Dakar a mezzanotte e trenta belli freschi e riposati. Talla appena ci ha accolto gentilmente ci ha salutato con un “avete l’aria stanca” minimizzante.

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