23.02.23 Diario lì

La giornata inizia male. Dall’Italia ci arriva la notizia che Carla, la nostra Carla, ci ha lasciato. Ci ricomponiamo, in qualche modo, e decidiamo di separaci in due gruppi per riuscire a fare più attività. Elisabetta e Mimina fanno una visita oculistica al volo e si fiondano a caccia di negozi di ottica per valutare e confrontare costi e qualità di lenti e montature realizzate a Dakar. Io e Seydou partiamo per il tour più “emotivo”: tribunale (burocrazia) e commercialista. Verso le 13.00 immancabile visita al cantiere della Villa 320, la sede definitiva della scuola elementare (se fosse sfuggito ricordo che è sempre possibile contribuire cliccando qui).

Raggiungo Mimina e Elisabetta in centro Dakar dove pranziamo al ristorante capoverdiano e pit stop casuale per acquisto di tre stoffe al mercato di Sandaga. Siamo tutti e tre un po’ frollati. Pausa bibita e tisana e poi raggiungiamo Seydou e Khadi all’École Unautremonde. Mi trasformo in mourice il tassista e riaccompagniamo a casa i nostri maestri. Alle 21.30 cena in centro a Dakar.

L’oceano è agitato. Onde alte e vento freddo. Mi piace pensarlo scosso.

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