01 Novembre/ Tre in Casamance

Per riuscire a fare più attività, con il tempo a disposizione, avevamo previsto di dividerci in due gruppi e muoverci in due contesti diversi. Quindi per i prossimi giorni ci saranno anche due mini diari. Questo è dedicato ai 3 volontari (Diana, Monica, Maurizio) impegnati in Casamance insieme a Seydou (senza di lui tutto questo non sarebbe stato nemmeno immaginabile). Dunque per essere precisi avremmo dovuto chiamare questo sproloquio “Quattro in Casamance” e non tre…. ma abbiamo iniziato i diari calcolando solo le persone arrivate in Senegal, altrimenti di giorno in giorno dovremmo considerare tutte le persone con cui interagiamo e diventa tutto molto complicato….

Partiamo alle 11.00 da Dakar a bordo della “F.A.I. Stop malaria-mobile” con una certa dose di ottimismo, 447 km da percorrere,con una previsione dettata da Waze e Google Map di 7 ore e 40 minuti, senza dimenticare i 38 gradi percepiti.

Tutto va secondo i piani fino alla prima frontiera Senegal/Gambia. Oggi è festa e tutti i poliziotti hanno deciso di partecipare recuperando i soldi dalle nostre tasche. Nell’arco di 30 km riusciamo a pagare 4 tariffe diverse in ogni posto di frontiera ed essere fermati due volte, una per eccesso di velocità (misurata con lo strumento più affidabile dell’universo, l’occhio di un poliziotto seduto su una gomma a terra) e una per mancanza dell’assicurazione internazionale obbligatoria, inclusa in quella stipulata da noi a Dakar, ma non del tutto valida, a detta di due poliziotti seduti su una panca lungo la strada.

Usciti rincuorati dal livello di protezione offerto dagli onesti poliziotti del Gambia affrontiamo i successivi 100 km di crateri lunari, con qualche traccia di asfalto sui bordi, con un inguaribile ottimismo e la FEDE almeno di una cena riparatrice all’albergo prenotato a Ziguinchor, dove arriviamo leggermente frollati alle 22.05.

Non ci crederete, ma troviamo la cucina chiusa da cinque minuti. Fa fresco però. 36 gradi percepiti.