Diaro-Rapid 6 giorno


Oggi siamo andati al villaggio di Koling. È davvero estremamente facile scriverlo… quanto a farlo è tutta un’altra storia. Si esce da Ziguinchor, si supera Bignona, si prende una pista sterrata, si attraversa il fiume a bordo di una chiatta, si riprende lo sterrato per 30km poi ci si butta su un sentiero nella brousse per x chilometri e si arriva belli riposati e freschi per riunioni fiume x valutare insieme la campagna stop malaria, vedere i progressi del dispensario che abbiamo realizzato e concordare la partecipazione al prox campo estivo degli allievi del villaggio. Nemmeno il tempo di mangiare e si ritorna indietro di corsa per non mancare l’ultima chiatta restando un po’ bloccati nel nulla. 
Magari non è l’ottava ma per me andare a Koling è tra le prime dieci meraviglie del mondo.
Mao

Finita la riunione io eMaurice abbiamo parlato con Fatou del campo di vacanza, essendo lei pratica di colonie estive; ci saranno attività in condivisione tra toubab (termine che significa bianco in wolof) e senegalesi, animazione, sport, piccole rappresentazioni teatrali e mille altre cose.
Dopo quest’incontro io, Maurice, Valentina e Samba siamo andati a salutare le persone che vivono nella baraccopoli di Medina (il quartiere dove abitano alcuni bambini dell’asilo).
In mezzo alle tante persone che vi vivono all’interno, ai sorridenti bambini, all’accoglienza delle donne, prendono vita in noi tanti pensieri, ma soprattutto tutto ciò che ci circonda, lo stare qui, l’asilo, la scuola, si vestono di nuovo valore, ed è un’emozione che ci accompagna fino alla sera, fin dentro l’ultimo pensiero pesante e felice prima di addormentarci. Sono questi momenti, questi incontri a volte a fare la differenza, a regalarci quel qualcosa in più che ci si porta al ritorno da questi viaggi.

Eli&Vale

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