Diaro-Rapid 4 giorno


Ultimo giorno insieme di questo rapido soggiorno a Dakar. I piccoli continuano le loro attività con entusiasmo e noi li abbiamo seguiti girando per le varie aule della scuola. Bimbi di quarta, quinta e sesta elementare si sono esercitati a suonare il flauto, mentre, più tardi, il cortile dell’asilo si è riempito di bimbi saltellanti a ritmo di djembe. Le lezioni per altri sono state un po’ più impegnative: nell’aula della sesta le bambine, che ormai appaiono già quasi piccole donne, si sono dedicate meticolosamente al ripasso per gli esami che dovranno affrontare per accedere alla scuola secondaria e noi non potremmo essere più orgogliosi! Prima della fine del nostro viaggio, non potevamo farci mancare un giro per il mercato di Medina. Sotto il sole cocente di mezzogiorno ci siamo inoltrati tra le bancarelle alla ricerca di un tipo di zucche (calebasse), apparentemente abbastanza facili da trovare, se non fosse che pochi negozianti le avevano come noi le cercavamo. Farsi intendere è abbastanza complicato, almeno che non si trovi una strategia alternativa, per cui facendosi lavare un braccialetto si ottengono preziose informazioni. Superata anche la difficoltà successiva, quella di trattare il prezzo, siamo tornati alla scuola. I bambini avevano appena terminato il pranzo e noi abbiamo approfittato del momento di pausa ricreativa per fare un servizio fotografico alla nostra Shopping Bag. Nel tardo pomeriggio ci siamo poi separati, Maurizio è andato a restituire l’auto che abbiamo noleggiato, mentre io (Elisa), assieme a Papis, un volontario locale, ho accompagnato i bambini alla baraccopoli. Le donne mi guardavano incuriosite e sospettose mentre i bambini si sono dispersi in breve tempo per le vie tra una baracca e l’altra, senza che nemmeno me ne accorgessi. Ci siamo poi ricongiunti verso sera alla scuola franco senegalese nel quartiere di Fann nella quale sono stata invitata a partecipare ad una roda di Capoeira. Questa parentesi al di fuori delle attività dell’associazione ci ha permesso di conoscere alcuni dei ragazzi che vivono qui e scambiare qualche parola. Quello che siamo riusciti a capire dai nostri discorsi è che mediamente i giovani non sono particolarmente interessati alla politica, tutto il mondo è paese?

Eli+Mao

Finita la riunione io eMaurice abbiamo parlato con Fatou del campo di vacanza, essendo lei pratica di colonie estive; ci saranno attività in condivisione tra toubab (termine che significa bianco in wolof) e senegalesi, animazione, sport, piccole rappresentazioni teatrali e mille altre cose.
Dopo quest’incontro io, Maurice, Valentina e Samba siamo andati a salutare le persone che vivono nella baraccopoli di Medina (il quartiere dove abitano alcuni bambini dell’asilo).
In mezzo alle tante persone che vi vivono all’interno, ai sorridenti bambini, all’accoglienza delle donne, prendono vita in noi tanti pensieri, ma soprattutto tutto ciò che ci circonda, lo stare qui, l’asilo, la scuola, si vestono di nuovo valore, ed è un’emozione che ci accompagna fino alla sera, fin dentro l’ultimo pensiero pesante e felice prima di addormentarci. Sono questi momenti, questi incontri a volte a fare la differenza, a regalarci quel qualcosa in più che ci si porta al ritorno da questi viaggi.

Eli&Vale

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