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Detto… fatto. Karim Wade ? uscito dalla prigione di Reubess all?1.40 di notte, tra gioved? e venerd? 24 giugno. Attraverso il decreto n?2016-880 il Presidente della Repubblica Macky Sall ha concesso la grazia al ex-ministro Karim Wade e a due dei suoi ?complici? coimputati pi? stretti Bibo Bourgui e Alioune Samba Diass?. Condannato ad una pena di 6 anni e al risarcimento di 138 miliardi di Fcfa (oltre 210 milioni di euro) a seguito dell?accusa di arricchimento illecito istruita dalla C.r.e.i. (il tribunale speciale installato e reso operativo nei primi mesi del ?nuovo corso? presidenziale di Macky Sall) Karim non ha perso tempo e dopo una breve sosta presso un?abitazione privata nel quartiere ricco di Les Almadies di Dakar (dove sembra aver incontrato alcuni portavoce della confrerie religiosa dei Mouride) si ? recato di corsa all?aeroporto internazionale dove un jet privato del Qatar l?ha imbarcato per trasportarlo nella capitale Doha. Molti ?Karimiste? (i suoi sostenitori pi? fedeli) accorsi per festeggiare la liberazione del loro leader hanno masticato amaro e hanno fatto ritorno a casa con l?aria abbattuta e confusa.

Di chiaro in tutta questa vicenda rischia di esserci ben poco. A partire dalla dichiarazione sibillina del presidente Macky Sall che ha lasciato trapelare di aver concesso la grazia presidenziale per ragioni umanitarie. Quali siano per? queste ragioni non ? dato saperlo. Come prevedibile l?opinione pubblica senegalese si ? divisa in pi? blocchi. Da una parte gli innocentisti duri e puri, da un?altra quelli che accusano la C.r.e.i. di non essere riuscita a inchiodare con prove inoppugnabili Karim e gli altri 25 implicati a vario titolo in tutta questa maratona giudiziaria e da un’altra parte ancora chi si preoccupa di difendere l?improbabile nuovo ruolo di statista dal cuore d?oro del Presidente Macky Sall.

Quasi tutti per? si domandano se la C.r.e.i. riuscir? mai a recuperare i 138 miliardi di Fcfa. Le dieci rogatorie internazionali emesse finora sembra non abbiano ancora dato riscontri apprezzabili. Nessuno invece sa fornire una motivazione concreta inerente la scelta del Qatar come rifugio post galera di Karim o chiarire quali saranno le sue prossime e future mosse. La grazia presidenziale non cancella le condanne quindi, a meno di altri escamotage del governo attuale, potrebbe essere molto complicato per Karim partecipare alle prossime elezioni presidenziali del 2019.

Ironia della sorte, la liberazione di Karim Wade ? avvenuta qualche ora dopo l?anniversario dei 5 anni della nascita del Movimento M23, uno dei protagonisti pi? importanti (insieme al movimento ?Y en a marre? e ad ampi settori della societ? civile) della sollevazione popolare che aveva bloccato sul nascere il famigerato progetto di legge per l?istituzione della figura del Vice presidente, una sorta di deriva ?monarchica-nepotista? con cui l?ex presidente Abdoulaye Wade intendeva garantirsi la successione attraverso suo figlio Karim.

Maurizio Polenghi

Finita la riunione io eMaurice abbiamo parlato con Fatou del campo di vacanza, essendo lei pratica di colonie estive; ci saranno attivit? in condivisione tra toubab (termine che significa bianco in wolof) e senegalesi, animazione, sport, piccole rappresentazioni teatrali e mille altre cose.
Dopo quest’incontro io, Maurice, Valentina e Samba siamo andati a salutare le persone che vivono nella baraccopoli di Medina (il quartiere dove abitano alcuni bambini dell’asilo).
In mezzo alle tante persone che vi vivono all’interno, ai sorridenti bambini, all’accoglienza delle donne, prendono vita in noi tanti pensieri, ma soprattutto tutto ci? che ci circonda, lo stare qui, l’asilo, la scuola, si vestono di nuovo valore, ed ? un’emozione che ci accompagna fino alla sera, fin dentro l’ultimo pensiero pesante e felice prima di addormentarci. Sono questi momenti, questi incontri a volte a fare la differenza, a regalarci quel qualcosa in pi? che ci si porta al ritorno da questi viaggi.

Eli&Vale

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