Armi


Da circa una settimana tutti i mass media riportano notizie poco chiare di scontri armati in Casamance con alcuni morti nelle file dell’esercito. E’ strano, ma ogni volta che vengono trasmesse questi bollettini di guerra i morti sono sempre solo nell’esercito.

Chi li attacca, irriducibili ribelli indipendentisti o pi? probabilmente sgarruppati narcotrafficanti, non muore mai. Anche la dinamica di questi scontri ? nebulosa. Non ? chiaro cosa stavano facendo i militari in una zona mai sentita, introvabile in qualunque mappa geografica. In realt?, dato che il magico presidente Wade ha firmato pochi anni fa la pace in Casamance, non ? molto chiara la presenza di circa l’80% dell’esercito effettivo senegalese accampato in ogni angolo della regione. Farsi sparare da ignoti immortali?

Accanto a questi misteri una notizia pi? grave ? apparsa oggi su tutti i quotidiani. Durante il tentativo di furto di due automobili nel quartiere Sicap Libert? 2 alcuni ladri hanno aperto il fuoco contro due poliziotti intervenuti tempestivamente. Uno ? rimasto ferito ad una gamba. La gravit? della notizia ? l’uso di armi da fuoco da parte di ladri. Se ladri “comuni” possono permettersi di acquistare armi significa che un numero imprecisato di pistole a basso prezzo si sta riversando nel mercato sotterraneo di Dakar, rischiando di innescare una spirale di conflitti a fuoco gratuiti e devastanti.

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