Cose che capitano


A gennaio Amadou Diallo Diulde , il mio boutiqu? di fiducia si ? recato al Marche Dior, dove, nella parte ancora in piedi dopo l?abbattimento di dicembre, ha acquistato un televisore a colori di seconda (o trentesima) mano per 60.000 fcfa (quasi 100 euro), per rimpiazzare un vecchio modello in bianco e nero.

Tutto contento ritorna alla sua boutique e scopre che il televisore non funziona.

Ritorna infuriato dal rivenditore che dopo essersi profuso in mille scuse, lo invita a restituirgli la televisione per cambiarla con un altro modello funzionante. L?unico inconveniente ? il tempo d?attesa, ma in qualche giorno rekh (giusto) il commerciante garantisce la pronta sostituzione. Diallo fa un po? di storie ma alla fine accetta e torna alla boutique.

Passano un paio di settimane, il televisore in bianco e nero cade in panne e Diallo ritorna dal rivenditore che inventandosi un mucchio di storie non ha ancora procurato quello a colori?

Il commerciante fa la parte dell?afflitto pieno di debiti e lo convince a concedergli un?altra settimana di tempo. Per Diallo la televisione ? peggio di una droga quindi dopo qualche giorno di astinenza non resiste, si reca da un altro rivenditore e acquista un televisore pi? modesto, sempre a colori a 50.000 fcfa, convinto di riuscire a convincere l?altro commerciante a restituirgli i soldi.

La mossa si rivela avventata. Sono passati tre mesi e nonostante Diallo si rechi tutti i giorni a parlare con il rivenditore non  ? riuscito ad ottenere ancora nulla. Anzi, per riuscire ad avere, se non tutti i soldi, almeno una parte, Diallo ha ridotto il debito a 40.000 fcfa.

Sconsolato mi confida che se riesce a recuperare almeno 20.000 fcfa si riterr? in parte soddisfatto, ma nutre dubbi sulla riuscita dell?impresa.

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