F.A.I. Stop Malaria su giving-tuesday

Ogni anno muoiono di malaria oltre due milioni di persone, soprattutto bambini sotto i cinque anni e donne incinte.

In Africa di malaria muore un bambino ogni 30 secondi. La maggior parte dei decessi si registra, nell’Africa sub-sahariana. Anemia, insufficienza di peso alla nascita, epilessia e problemi neurologici, difficoltà d’apprendimento e assenteismo scolastico sono altre conseguenze frequenti della malaria sui bambini.

La situazione è destinata ad aggravarsi per l’aumento della resistenza ai farmaci più comunemente usati per il trattamento (il 55% dei malati africani non risponde più alla clorochina, l’antimalarico più usato per il suo basso costo) e per l’inaccessibilità dei farmaci più efficaci, che costano da 10 a 100 volte più della clorochina. Sebbene ci sia bisogno di nuovi strumenti, ne esistono già molti che possono salvare molte vite. Secondo l’O.M.S. tre interventi possono essere introdotti subito per migliorare la situazione, nelle zone di forte endemicità, anche laddove le infrastrutture sanitarie sono precarie. Si tratta della distribuzione di zanzariere da letto impregnate d’insetticida, del trattamento rapido di prima linea dei casi presunti di malaria e di trattamenti preventivi delle donne incinte. Questi 3 interventi, associati ad un miglioramento della lotta contro le zanzare e della diagnostica, potrebbero contribuire a ridurre in modo significativo le conseguenze della malaria nei gruppi più vulnerabili. Molti studi sulle zanzariere da letto impregnate d’insetticida hanno provato la loro efficacia nel ridurre la mortalità infantile per malaria, ed anche per altre malattie, dal 20% al 63% dei casi. E’ vero che molti di questi interventi sono già applicati da anni, ma non su scala sufficiente per fermare questa strage silenziosa. Il settore sanitario locale non è ancora in grado di mettere zanzariere a disposizione di tutti quelli che ne hanno bisogno e garantire a tutti un accesso a farmaci antimalarici efficaci.

Nel 2002, diversi gruppi di volontari senegalesi, hanno dato vita ad una prima campagna di prevenzione alla malaria strutturata chiamata Stop malaria, sostenuta negli anni, da diversi enti, fondazioni, privati italiani e esteri, finanziata a più riprese anche dalla Tavola Valdese.

Nel 2011 i volontari senegalesi hanno deciso di strutturare meglio la campagna di prevenzione chiamandola F.A.I. (Formare, Agire, Informare) stop malaria e rendendola permanente in diversi distretti rurali in Casamance(*) e nel dipartimento di Thies.

Nel corso degli anni, grazie ad un costante monitoraggio, si è riscontrata una diminuzione significativa della proliferazione della malaria soprattutto nelle fasce 0 -4 anni e donne incinte (con una percentuale in alcuni villaggi del 50%) e un miglioramento generalizzato delle condizioni di salute degli abitanti grazie al funzionamento dei dispensari medici aperti grazie alla campagna F.A.I. stop malaria.

A partire da questi risultati incoraggianti, l’associazione Fabbrica Utopie in collaborazione con l’associazione senegalese Monde Uni, ha scelto di contribuire al sostegno e sviluppo della campagna F.A.I. stop malaria con l’acquisto e reperimento (tramite donazioni/contributi/sponsor) di materiale medico sanitario (zanzariere impregnate, farmaci di primo soccorso), partecipando a viaggi di coordinamento e monitoraggio.

Per garantire la sua prosecuzione e svilupparla (in diversi villaggi rurali in modo permanente) intendiamo attivare:

1 – Formazione sanitaria diffusa

Rafforzare la formazione e l’efficacia delle attività delle equipe di volontari F.A.I. stop malaria già presenti (composte da 10/16 abitanti del villaggio e per il 50% donne) per estendere la loro azione nei villaggi limitrofi con:

• organizzazione di incontri pubblici di sensibilizzazione sui comportamenti per prevenire la malaria e riconoscerne tempestivamente i sintomi per poter intervenire rapidamente, soprattutto sui bambini

• formazione di nuove equipe nei villaggi coinvolti

• coinvolgimento delle comunità in attività per il miglioramento della situazione ambientale (pulizia periodica del villaggio, eliminazione delle acque stagnanti, protezione delle case dagli insetti ecc..)

2 – Attivazione di campagne mirate di distribuzione zanzariere impregnate e medicinali di primo soccorso

Verrà attivata una consistente campagna di distribuzione di zanzariere impregnate d’insetticida, dando la priorità ai bambini e alle donne incinte, per sostituire quelle irrimediabilmente danneggiate nei villaggi dove è già attiva la campagna e in quelli limitrofi che verranno coinvolti. Per quest’ultimi si procederà preliminarmente, grazie alla formazione delle nuove equipe di volontari, alla suddivisione del villaggio in settori d’intervento, realizzazione di un sondaggio/inchiesta in ogni nucleo famigliare allo scopo di censire tutti gli abitanti, la distribuzione per età e condizioni di salute.

Verrà attivata un monitoraggio del corretto utilizzo delle zanzariere attraverso visite periodiche alle famiglie.

Inoltre verranno distribuiti farmaci e materiale medico sanitario per incrementare l’efficacia dei dispensari sanitari già attivi.

– Diffusione della campagna

Diffusione della campagna attraverso la realizzazione di un video documentario e una brochure stampata in tutte le otto principali lingue diffuse nella regione Casamance.

Per partecipare \\ contribuire:

Il costo di una zanzariera impregnata è di 8.00€.

Puoi scegliere il numero di zanzariere che vuoi acquistare e/o con 464,00€ contribuisci a acquistare uno stock di medicinali di prima emergenza per i dispensari sanitari e/o con 300,00€ contribuisci a acquistare uno stock di materiale medico sanitario (bende, disinfettanti etc.) di prima emergenza per i dispensari sanitari

  • IBAN: IT 69 Y 07601 01600 001043891298 Banco Posta
  • oppure C/c postale n°001043891298
  • IntestazioneAssociazione Fabbrica Utopie, Via Giordano Bruno, 15 -20154 Milano
  • Causale “FAI Stop malaria” 
  • versamento on line con paypal

 

(*) Estesa tra il Gambia e la Guinea-Bissau, la Casamance è territorialmente isolata dal resto del Senegal. Ricca di risorse, foreste, fiumi e immense distese di mangrovie, la zona da 38 anni è teatro di una guerra civile strisciante (oggi dichiarata a bassa intensità) fra il governo centrale di Dakar e il Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (Mfdc). Gli effetti collaterali della guerra civile (intere aree rurali seminate con mine anti-uomo, villaggi e campi abbandonati, sanguinarie rappresaglie su entrambi i fronti delle forze in gioco) hanno devastato nel corso degli anni la Casamance, trasformandola nella regione più povera del Senegal, con disoccupazione a livelli record e strutture educative e sanitarie insufficienti e collassate.